Dopo anni di menefreghismo assoluto nell’analisi documentale degli immobili, oggi il rispetto della documentazione diventa, giustamente, un elemento fondamentale della compravendita immobiliare. Però, proprio per il disinteresse degli anni passati, oggi la nostra generazione paga pegno. Mi occupo di mediazione immobiliare dal 1994 ma sembra passato un secolo. Solo nel pensare a come venivano curate le transazioni immobiliari sino a qualche anno fa mi vengono i brividi. Le Agenzie immobiliare facevano sottoscrivere contratti preliminari con passaggio di ingenti somme di denaro senza effettuare il ben che minimo accertamento ipotecario, catastale e urbanistico dell’immobile. A lume di naso non ricordo un notaio negli anni passati che abbia chiesto di verificare la rispondenza della planimetria catastale, il titolo edilizio o l’abitabilità dello stabile. Strano, eppure la grande maggioranza delle leggi in materia immobiliare sono antecedenti al 1994 quando mi approcciavo alla PROFESSIONE di AGENTE IMMOBILIERE. Analizziamo insieme qualche data.
Queste sono solo una minima parte delle leggi che regolano e regolavano anche prima il mercato immobiliare. Oggi tutti i professionisti del settore dal Notaio, ai tecnici, agli Agenti Immobiliari, si trovano a dover risolvere problemi mai posti prima in una burocrazia lenta e tortuosa, basti pensare che ormai a Roma per accedere ad un progetto ci vogliono mesi o che per ritirare un condono (magari anche quelli vecchi dell’85) ci vogliono anni. E l’acquirente? È nel panico! E il venditore? Ignaro ed in buona fede è, suo malgrado, responsabile delle problematiche dell’immobile che sta vendendo. Queste difficoltà oltre a rallentare il mercato immobiliare, ne impediscono la crescita aumentando i timori dei potenziali acquirenti e condannano i venditori a dover sanare (ove sanabili) e con forte esborso di denaro, problematiche a cui nessuno aveva pensato 15 anni prima quando lui stesso ha comprato casa. Perché si è arrivati a questo? Sicuramente oggi paghiamo quella vecchia mentalità all’italiana che la nostra generazione si trova a dover combattere. Grazie! Il mio pensiero in tutto ciò è positivo, la nostra generazione non solo riuscirà a risolvere tutte le problematiche, ma lascerà ai nostri figli un mercato immobiliare migliore. Grato per l’attenzione William Tessitore VALUTARE.CASA
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