CONSIGLI PER INVESTIRE NEL MATTONE

Acquistare casa come investimento conviene?
Questa è una delle domande più soventi che vengono rivolte al nostro STAFF.
Gli italiani sono sempre stati legati al mattone e, oltre a vedere la casa come luogo dove vivere, hanno sempre reputato l’acquisto immobiliare un investimento certo che oltre a produrre una rendita garantita, può essere sempre di facile monetizzazione.
Sino a qualche anno fa alla domanda dove ritieni di investire al meglio i Tuoi risparmi, la maggior parte delle persone rispondevano:” nel mattone”.
Anche se negli ultimi 10 anni il mercato immobiliare ha deluso le aspettative portando forti perdite, soprattutto per chi ha investito in piena bolla speculativa, a giudizio dei nostri esperti ancora ancora oggi l’immobiliare è l’investimento più sicuro, soprattutto avendo finito la sua fase negativa.
Quali sono i 5 parametri da analizzare per essere certi che il nostro investimento immobiliare produca la giusta rendita con rischi bassi?                                                              

I 5 parametri per l’acquisto.

• Redditività
• Fiscalità
• Invecchiamento
• Rischio
• Rivendibilità

 
La Redditività,
ovvero l’ipotetico canone di locazione.
L’investimento può essere fatto con diversi criteri, in città, in località turistiche o in piccoli centri.
Sicuramente la redditività maggiore si ha nelle grandi città ove l’esigenza abitativa è più forte, quindi sarà più facile locare il bene acquistato;
gli acquisti più favorevoli sono in  zone più possibili vicine al centro e ben collegate (considerando la metropolitana il miglior collegamento), in questo modo avremo più utenti dalla famiglia, allo studente, al lavoratore, interessati a condurre in locazione il bene.
 
La Fiscalità
è il secondo elemento più importante che ci permette di analizzare il ricavo netto (o quasi).
Innanzitutto dobbiamo valutare l’incidenza della ormai temuta I.M.U., a tal fine è importante sapere la rendita catastale dell’immobile;
è altresì utile, soprattutto nelle grandi città, valutare che tipo di contratto stipulare se un canone concordato (3+2, transitorio o studenti) oppure normale contratto a canone libero (4+4)
Nel primo caso la fiscalità è minore (in cedolare secca la tassazione separata è del 10%, sino a dicembre 2019 dopodiché diverrà il 15%), oltre una riduzione dell’I.M.U. del 25%, ma il canone deve rispettare gli ACCORDI TERRITORIALI del Comune;
Nel secondo la fiscalità è maggiore (in cedolare secca la tassazione separata è del 21%) ma il canone è libero.
L’Invecchiamento,
uno degli elementi di cui solitamente si tiene poco conto, ovvero le somme da impegnare negli anni  per eventuali ripuliture/ristrutturazione dell’appartamento e dello stabile.  
In questo caso vanno valutati un insieme di fattori tra cui l’anno di costruzione dello stabile, l’ultima ristrutturazione, lo stato di conservazione, oltre l’ultima ristrutturazione dell’appartamento e degli impianti.
Il Rischio,
questo fattore dipende molto da chi sarà il nostro potenziale conduttore, che tipo di garanzia può offrire e dal tipo di contratto che possiamo stipulare.
La zona ove si investe diventa molto importante soprattutto in funzione del tipo di contratto che si vuole fare e della sua durata, esempio classico se si vuole locare a studenti con contratti brevi la zona adiacente l’università è ottimale.
La Rivendibilità,
il parametro più importante,
Da cosa dipende?
Dalla zona, dalla distanza dal centro, dai collegamenti, dalla storicità della zona e dal tessuto sociale del quartiere.
Analizzati bene i 5 parametri, l’investimento immobiliare ancora è uno dei più floridi.
Se facciamo una veloce consulenza con Marina Pizzi, responsabile del settore crediti del nostro gruppo, ci accorgiamo delle grandi offerte delle banche con mutui ad un tasso fisso sotto il 2%, mentre la redditività di un immobile è mediamente del 3,5%.
Anche dal punto di vista analitico, il “Mattone è il Mattone”   
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Lo Staff