Dal 9 novembre 2015 all’interno delle visure catastali vengono indicate due superfici:
anche se diversa dalla Superficie Calpestabile (sicuramente inferiore), la Superficie Catastale permette di avere un metro di valutazione univoco per tutti gli immobili, a mio giudizio indispensabile, per avere il famoso rapporto prezzo per metro quadrato, nonché utile per comparare i diversi immobili in vendita e sapere con un dato ufficiale la grandezza dell’immobile che si sta acquistando. Ma cos’è la Superficie Catastale e, soprattutto, come si calcola? CRITERI DI CALCOLO DELLA SUPERFICIE CATASTALE
I vani principali (salone, cucina, sala da pranzo e le camere) e gli accessori diretti (ingresso, disimpegni e i servizi) vanno considerati al 100% e vengono calcolati in superficie lorda, includendo: - le pareti interne divisorie e lo spessore dei muri interni e perimetrali (se questi ultimi sono molto spessi, il valore massimo da indicare è di 50 cm); - il 50% dei muri che sono in comune con un altro proprietario (con un valore massimo è di 25 cm); In linea di massima, con i criteri sopra indicati, è possibile definire la superficie catastale totale escluse le aree esterne, la somma delle superfici dei diversi vani principali, delle mura interne e delle mura esterne con i coefficienti sopraindicati. I vani accessori (cantine le soffitte) sono invece calcolati con i seguenti criteri:
Le superfici scoperte (balconi e terrazzi) sono calcolati con i seguenti criteri:
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